La Sidigas Scandone Avellino ha ormai detto addio al massimo campionato. In bilico anche l’iscrizione alla serie B per la presenza o l’imminente arrivo di lodi che metteranno in guai seri le già esigue casse biancoverdi. L’ultimo comunicato ufficiale della società risale a luglio:
A seguito delle notizie apparse sugli organi di stampa negli ultimi giorni, Sidigas tiene a precisare quanto segue. Dopo l’impegno profuso nel corso degli anni, sia dal punto di vista delle energie che degli sforzi economici a favore dello sport irpino, congiunture oggi impongono a Sidigas di dirottare risorse ed impegno sull’attività principale, anche al fine di salvaguardarsi nel procedimento in corso. Data la ferma volontà di tutelare le due società sportive e di lasciare queste ultime fuori da ogni forma di turbamento, Sidigas, ritenendole patrimonio della città, per far sì che possano conservare la loro autonomia e continuare nella propria crescita ed affermazione, ha deciso di fare un passo indietro e lasciare spazio a figure imprenditoriali che possano garantire lo svolgimento a più alti livelli dell’attività d’impresa sportiva, apportando le energie economiche, professionali e le garanzie di solidità profuse da Sidigas nel corso dei precedenti campionati.
L’Us Avellino 1912 Srl e la Sidigas Scandone Avellino sono società che seguono un loro percorso autonomo: la squadra di calcio è regolarmente iscritta al campionato di LegaPro, stagione 2019/2020; Per quanto concerne la squadra di basket, il gruppo sta lavorando per ottemperare, entro il 12 luglio, ai criteri per finalizzare l’iscrizione al campionato 2019/2020. Della decisione sono già stati informati il primo cittadino e le rappresentanze del tifo.
Da quel punto in avanti più nulla. Né comunicazioni sulla mail dei giornalisti accreditati negli scorsi anni, né informazioni di prima mano. Il Presidente Mauriello è sempre in notevole difficoltà quando deve parlare alla stampa della situazione del basket. L’unica cosa certa è il deposito fatto per garantire la partecipazione della squadra alla serie B.
Poi c’è coach De Gennaro che pare sia stato interpellato e al quale è stato chiesto di ricoprire il ruolo di head coach. Per il ruolo di secondo si parla di Rodolfo Robustelli il quale dovrà anche riorganizzare il settore giovanile. Ma sono voci o contatti. Nero su bianco non c’è nulla se non il passaggio di molti ragazzi delle giovanili nelle file del Basket Club Irpinia. Fa specie che neppure il sito della Scandone risulti aggiornato e dica ancora in maniera laconica e triste che:
La S.S. Felice Scandone Avellino è la squadra di pallacanestro del capoluogo irpino e milita nel massimo campionato nazionale.
Dopo la mossa a sorpresa del Sindaco Festa che ha pagato 20.000 euro per coprire la prima tranche necessaria all’iscrizione, la querelle sulla Scandone ha assunto tratti melodrammatici. Gli OF, tifoseria organizzata, hanno come unico obiettivo il salvataggio della matricola collegata alla Scandone Avellino. Il resto non lo prendono neppure in considerazione. Le altre forze in gioco (Cardillo, Melillo, imprenditori del territorio e imprenditori salernitani, ad esempio) avrebbero fatto a meno della matricola. La volontà era quella di rilanciare il basket in città ai massimi livelli. Ma la conditio sine qua non era l’addio di De Cesare e la scomparsa della Scandone così come la conosciamo. Grazie a questi punti di vista (per certi versi tutti rispettabilissimi) si è arrivati al 6 settembre senza sapere se il malato sia terminale. Bisognerà preparare il funerale o ci sarà qualche speranza di rianimarlo?
Mancano 3 settimane all’inizio del campionato di serie B. Le altre squadre del girone sono già in ritiro e stanno già in piena preparazione. La Scandone Avellino ancora è solo (forse) nella mente di Alberani. Cosa avverrà nei prossimi giorni lo sa solo De Cesare, probabilmente. Se oggi la Scandone sia ancora un problema che ha intenzione di risolvere lo sa soltanto lui. La speranza è che lo comunichi al più presto anche alla città.