Riuscirà mai il nuovo corso della Scandone ad uscire da questo cul de sac in cui si è cacciato quando il Sindaco Festa, mettendo mano al portafoglio, pagò i primi 20.000 euro? A quanto pare il percorso è ancora lungo e ben più tortuoso di quanto immaginava il primo cittadino. Nonostante le continue rassicurazioni [a tal proposito si può leggere questo articolo], la SIDIGAS fa orecchie da mercante riguardo ai lodi. Probabilmente è davvero impossibilitata a muovere denaro e quindi la situazione è quella che è senza che ci sia alcuna volontà contraria. Ma ciò non giustifica affatto questo rimpallo di responsabilità. In vero è anormale tutta la situazione. Scindere la gestione sportiva dalla situazione debitoria è stato atto coraggioso ma probabilmente giuridicamente azzardato.
Sponsor Givova e la questione lodi
Nella conferenza stampa di oggi pomeriggio, per la presentazione del nuovo sponsor tecnico GIVOVA, Festa ha fatto il punto sulla situazione, rimarcando che i lodi non pagati per il momento bloccano la definizione del roster che è carente in alcuni spot. I giocatori da integrare sono già stati visionati ed allertati ma il mercato rimane bloccato e la Scandone arranca.
Mercoledì si giocherà contro la Virtus Arechi, la “terza via” estiva, compagine ben allenata e con velleità di essere promossa in massima serie. D’estate in molti si opposero al trasferimento della squadra salernitana al Paladelmauro e la dirigenza, per frenare le voci incontrollate, dichiarò che l’intenzione non c’era effettivamente mai stata. Oggi la squadra gioca le partite in casa a Capriglia (SA) ed oggettivamente meriterebbe struttura più idonea sia per allenarsi che per giocare.
Lasciando da parte queste ipotesi fantasiose, resta sul tavolo la difficoltà di De Gennaro a completare il roster della Scandone. Che la squadra abbia lacune è evidente. Si concedono troppi rimbalzi, la difesa arranca a causa del gap sia fisico che tecnico con le squadre avversarie. Mancano un paio di giocatori di quintetto (assolutamente necessario un play) e qualche rincalzo dalla panchina. Chi ha giocato fino ad ora ha messo impegno e buona volontà. Ciò purtroppo non basta e, tra l’altro, viene a mancare quando ci si rende conto di essere inferiori (vedi ultima partita e commento post gara del coach biancoverde). Scoraggiarsi è facile in queste condizioni ed un paio di innesti darebbero anche nuova linfa alla squadra.
Ma SIDIGAS di pagare i lodi non ci pensa proprio. Per sua colpa o volontà altrui poco importa all’economia del discorso. Quello che si valuta è il risultato. Ed il risultato dell’immobilità della proprietà è che Festa si dichiara disposto a pagare i lodi. Che questo sia normale non vogliamo giudicarlo. Ma possiamo giudicare anormale il fatto che la nuova gestione nacque proprio in virtù della “promessa” fatta da SIDIGAS di pagare i debiti. Venuta meno questa condizione, quale futuro attende la squadra? Oggettivamente siamo sul piano delle ipotesi, ma ciò che vediamo e sentiamo quotidianamente non ci piace. Per ora la tempesta è lontana e sentiamo solo lontani tuoni e odore di pioggia. Speriamo che il sole torni presto e che l’attuale calma apparente sia dovuta alla sicurezza di ciò che avverrà e non all’essere nell’occhio del ciclone in attesa di assaggiare la forza dell’uragano.
La questione abbonamenti
Nulla si muove ancora anche riguardo alla campagna abbonamenti. Con motivazioni oggettivamente diverse, la china che ha preso la nuova gestione è molto simile a quella della gestione De Cesare. Se, ripetiamo ad abundantiam, i presupposti sono differenti, il risultato è identico. A tre giornate dall’inizio del campionato e dopo già due gare disputate in casa (quella contro la Virtus Arechi compresa), la campagna abbonamenti è in alto mare. Siamo decisamente contenti che si sia salvata storia e matricola. Ma il prezzo che sta pagando la città di Avellino e l’Irpinia tutta sembra fino ad ora assai alto.