Oramai è quasi inutile parlarne. I giochi sono fatti, ognuno ha percorso la propria strada e un discorso più serio andrà fatto alla fine della stagione 2023/2024. La città di Avellino partirà con due squadre di basket ai blocchi di partenza delle due serie B uscite dalle modifiche dei campionati: serie B nazionale per la Del.Fes e serie B interregionale per la Scandone (perché, checché ne dicano le “maledette malelingue”, la denominazione della squadra sarà A.S.D. FELICE SCANDONE“).
Ora, vogliamo esser chiari. Le questioni sono tante e vogliamo affrontarle una per una. Dicendo certo la nostra opinione, ma parlando di fatti.
Perché Trasente ha acquistato il Basket Solofra?
Chi detiene il logo della Scandone ha parlato, proposto, discusso, interloquito con chiunque. In particolare ha dato la massima disponibilità ai vertici societari della Del.Fes. Ha detto di essere disposto all’acquisto della società, ad entrare come socio di maggioranza o di minoranza, come sponsor principale o sponsor minore, persino a dare soltanto la disponibilità del logo o passare lo straccio come faceva il buon Vanone fino a qualche anno fa. Tutte ipotesi rispedite al mittente o, peggio, ancora in attesa di essere prese in considerazione. Considerati i tempi stretti, Trasente si è evidentemente visto “costretto” a comprare il basket Solofra per non perdere un ulteriore anno.
Perché la Del.Fes ha risposto picche alle offerte di Trasente?
Qua andiamo nella sfera delle ipotesi. Quale più probabile, quale meno. Innanzitutto potrebbe essere che il sindaco (deus ex machina della società) abbia voluto rispettare il volere della tifoseria organizzata (gli OF) che, a loro avviso giustamente, ritengono la Scandone morta con la perdita del numero di matricola. Altra ipotesi è quella che vede Canonico, dopo le vicissitudini di questi tribolati anni, non voler abbandonare il timone di una squadra che ad oggi disputa il terzo campionato per ordine di importanza. Ed anche qui, riteniamo che siano aspirazione rispettabilissime, soprattutto dopo le non esaltanti stagioni passate a fare da parafulmine per ogni cosa che non funzionava.
Ci sono poi interessanti ipotesi che parlano della corsa a sindaco del prossimo anno e della necessità, a seconda delle persone con cui parli, che Festa risulti essere sempre lui in prima fila, oppure che si defili lasciando a Canonico le redini di tutto per non rischiare un capitombolo. Ricordiamo che c’è chi, ancora, considera il sindaco responsabile di quel tentativo fallimentare di tenere in vita la Scandone e un nuovo tentativo del genere, casomai ugualmente fallimentare (facendo i dovuti scongiuri), potrebbe essere il passo falso che aspettano gli avversari politici per recuperare ciò che allo stato pare irrecuperabile. Insomma, nell’ambito delle ipotesi, più o meno vicine alla realtà, ce n’è di tutti i tipi e tutti i gusti. E ci siamo fermati alle voci più insistenti, tralasciando ciò che si dice e ciò che si mormora durante lo struscio finesettimanale per Corso Vittorio Emanuele.
Cosa rischia Trasente utilizzando la denominazione A.S.D. Felice Scandone
Trasente non è persona conosciuta ai più. Gli avellinesi sono diffidenti. Chi è costui che mette sul tavolo 30k e acquisisce il logo della Scandone? Chi c’è dietro di lui? Cosa nasconde questo ragazzo? Chi l’ha mai visto al palazzetto? E altre amenità del genere. Noi di Obasket abbiamo avuto il piacere di parlargli diverse volte. La nostra opinione è che si tratta di un giovane imprenditore a cui sta a cuore Avellino pur lavorando, per la stragrande maggioranza, fuori dalla nostra provincia.
Sempre a nostro avviso, gli unici rischi di quest’operazione non sono collegati a chissà quale nascosto doppio fine ma soltanto alla ovvia poca esperienza nell’organizzazione di una squadra di basket (pur avendo già avuto interessanti precedenti con lo sport che non lo collocano tra chi è del tutto a digiuno). Partire da una serie B interregionale potrebbe essere la maniera migliore per acquisire quel know-how che serve, senza la fretta di dover fare subito bene cimentandosi con una serie superiore. Detto questo, nonostante noi per primi glielo avessimo sconsigliato, ha anche provato ad acquisire un titolo di A2 ma quest’anno le richieste erano del tutto fuori da ogni logica imprenditoriale e il suo buon senso ha prevalso. Anche questo dovrebbe far riflettere sulle buone intenzioni di Trasente.
La prima polemica: l’acquisizione del titolo di Salerno che permetterà alla Scandone di giocare in B
Vogliamo dirlo con chiarezza. E’ davvero una polemica sciocca e pretestuosa. Prima di tutto: quando mai c’è stata rivalità cestistica tra Salerno e Avellino? Mai. Niente di niente. Riportare una rivalità calcistica nel basket è come pretendere di mangiare una fiorentina al ristorante che fa sushi. Si potrebbe chiudere qui la questione. Ma vogliamo dire altro: casomai dovrebbe essere Salerno a “vergognarsi” di aver ceduto il titolo ad Avellino e non il contrario. Ma come abbiamo detto, in un senso o in un altro, è una polemica sterile fatta solo per gettare ombra e un po’ di fango su ciò che si sta tentando di costruire.
Cosa ci aspettiamo da Del.Fes e A.S.D. Felice Scandone
E’ ovvio che i piani sono diversi.
La Del.Fes ha avuto modo in questi anni di maturare esperienza e visibilità. Gli acquisti di questi giorni (ne parleremo a lungo nei prossimi articoli), fanno sperare bene. La società è in grado di gestire una B nazionale di alto livello e, magari, sperare di prolungare la stagione per tentare il salto di categoria.
La Scandone, risorta dalle sue ceneri, è una squadra in divenire. Bisognerà mettere tutti i tasselli al loro posto iniziando un percorso che non dovrà essere per forza di prim’ordine. Non è questo che chiedono i tifosi e la città di Avellino a Trasente. Si chiede invece serietà e un progetto, anche a lungo termine. Anni fa dicemmo all’ing. De Cesare (che pareva avere ottimi rapporti con Sardara) che la Scandone avrebbe dovuto “copiare” il progetto sportivo ed economico di Sassari. Beh, uno sguardo potrebbe ora darlo chi sta costruendo la casa Scandone dalle macerie di anni di disastri.
Nino Sanfilippo è il coach giusto per la nuova A.S.D. Felice Scandone?
Assolutamente si. E togliamoci subito dall’imbarazzo. E’ il miglior allenatore possibile perché è un coach capace e intelligente. Basta e avanza questo. Poi è un ragazzo a cui piace anche giocare a tennis e questo, per chi scrive, è un’ottima extra skill. Che sia casualmente anche figlio di cotanto padre e persona che ha da sempre la Scandone nel proprio cuore non può che farci piacere. Ma fosse stato un inetto lo avremmo detto chiaramente. Invece è uno dei pochi che potrebbe traghettare la nuova società nei mari di un campionato forse addirittura più ostico della B nazionale. Siamo del tutto certi che l’impegno lo metterà tutto per orgoglio personale innanzitutto, ma anche perché ha rispetto per la città e per i colori biancoverdi.
Il riassunto di quanto detto
Che sia Del.Fes o Scandone, crediamo che i tifosi debbano fare solo i tifosi. Ci sono due squadre, non sono in competizione. Giocheranno due campionati diversi con velleità diverse. Canonico da una parte e Trasente dall’altra debbono solo avere il sostegno di tutta la città di Avellino. Poi del domani non c’è certezza e chissà che in futuro ciò che oggi è diviso potrà essere unito. I matrimoni si fanno in due e diciamo che quest’anno prete e testimoni c’erano, lo sposo pure ma la sposa si è fatta attendere troppo. Vedremo cosa ci riserverà il futuro.