Classe ’84, laurea in tasca e allenatore di lungo corso nonostante la giovanissima età, non propriamente il physique du rôle del classico coach ex giocatore di basket, Nino Sanfilippo stupisce tutti i profani con una annata che, se terminasse oggi, sarebbe già da considerarsi ampiamente soddisfacente. Ed invece alle porte ci sono i play in di Serie B interregionale, che consegneranno i passepartout per l’accesso ai playoff per la conquista delle serie superiore.
Buongiorno Coach Sanfilippo, questa sarà un’intervista strana. Parleremo di basket ma non solo. E permettimi di darti del tu. Alcune domande saranno scomode, altre imbarazzanti. E il tu permette ad entrambi di rompere il ghiaccio.
Sono pronto, inizia!
Iniziamo dalla fine. La Scandone è nei Play In e tra 2 giorni si comincia. Prima partita in trasferta domenica e poi il 10 marzo al Paladelmauro. Sensazioni?
Giocheremo ogni partita dando il massimo. Per il resto sono tante le variabili in gioco che fare pronostici non si può. I ragazzi sono pronti, carichi quanto basta. Il parquet ci dirà quanto sapremo andare avanti in questo lungo post regular season.
I due nuovi acquisti. Parlaci di loro.
Due buoni giocatori, funzionali a chi già c’era, che era la cosa decisiva anche per rispetto a dei ragazzi che hanno fatto un ottimo lavoro fino ad oggi. Mazzarese è un “giovane vecchio”, sa giocare, tira e passa bene ed è scolarizzato. Tonello ha energia, tiro, gambe fresche, mi ha stupito la sua voglia di imparare. Entrambi sono ragazzi altruisti
Ed ora passiamo al principio. Cosa ha significato essere il figlio di una leggenda vivente del basket avellinese.
Mi sono divertito molto a seguire le varie annate degli albori, Menotti era Direttore Sportivo e General Manager. Io ho scelto di allenare ma il suo ruolo non è mai stato un peso per me. Non avvertivo pressioni particolari e non le avverto ora. Fa piacere vedere che tante persone ne riconoscono i meriti storici, soprattutto alla luce delle vicende recenti che hanno coinvolto la Scandone. Preferivo la salvezza conquistata a fatica ogni anno con un tiro da metà campo di Ferrara piuttosto che fare cose che non si potevano fare, per la Lega basket e anche per la Procura di Avellino
Menotti: una cosa che ti accomuna e una cosa per cui ti senti completamente diverso.
Mi accomuna la serietà nell’analisi, dei processi e di cosa si può migliorare. Poi lui è più vivace, diciamo così, io un po’ più compassato.
Ora parliamo di te e del tuo percorso. Quello che più mi ha incuriosito della tua storia, quella raccontatami dai tanti conoscenti che abbiamo in comune, è la voglia di far bene in ogni cosa in cui ti cimenti. La parola che più spesso si ripete in questi discorsi è dedizione. Coach, quali sono le cose che sai far bene?
So fare molto bene il tiramisù, davvero mi dicono mi esce bene (ride, NdR). Provo a far capire alle persone che collaborare è l’unico modo per stare bene insieme. Poi ci sono le gerarchie, chiaro, ma la metafora della panchina lunga mi è sempre piaciuta tanto. In un mondo che cerca guide e figure carismatiche, penso che esercitare la persuasione che deriva dallo studio sia più efficace e più coinvolgente
Cosa significa il basket per te.
Basket vuol dire altruismo, generosità, sacrificio. È l’unico sport che tende al cielo, vero, ma con radici salde nella cooperazione necessaria. Senza questo, è tennis per 5.
La prima volta che hai sentito parlare di Marco Trasente
Quando ha comprato il logo dal tribunale ma anche una volta 5 o 6 anni fa per la sua azienda ma non ricordo a che proposito
Come è nata questa avventura.
È nata da una telefonata molto rapida in cui mi chiedeva secondo me come doveva fare la squadra e io gli ho detto: “divertendoti”.
Oggi che lo conosci meglio, cosa pensi del Presidente. Dimmi un suo difetto e un suo pregio.
Il pregio? Una notevole capacità di vedere oltre. Difetto? (ride di nuovo, NdR), a volte è frettoloso ma ha i tempi dell’imprenditore, è del tutto fisiologico, è nel suo DNA
L’ultima volta che avete discusso.
Discusso nel senso di litigare mai, discusso in generale mi pare proprio ieri, ma non parlavamo di sport
Gianluca Festa non si è mai complimentato per l’acquisizione del logo col presidente. Né è venuto alla presentazione della squadra. Al Paladelmauro non manca quasi mai quando gioca la DelFes mentre la Scandone, vado a memoria, non l’ha mai vista. Come pensi di questo?
Va bene così
L’ultimo libro che hai letto
“Dossier Iran” di Michel Foucault, una raccolta dei reportage dell’autore che, al di là del catastrofico esito di quell’evento, mostra la singolarità dell’iniziale sollevazione popolare e le speranze che la accompagnarono
L’ultimo film che hai visto
“Killers of the flower moon”, di Scorsese diviso in diverse puntate in base al livello di cottura mentale a cui arrivo la sera.
Una serie televisiva che consigli
“The Bear”, bellissima serie ambientata a Chicago con una straordinaria colonna sonora
Il tuo piatto preferito
Sartù di riso
La cosa a cui non rinunceresti mai
Non rinuncerei mai ad un buon libro che mi tenga compagnia
Lingua straniera?
Parlo bene inglese e discretamente lo spagnolo perché studiato all’università
Il tuo peggior difetto (oltre ad avere un certo magnetismo per i falli tecnici)
Pigro, potrei fare di più ma non mi impegno, si direbbe a scuola. E a volte sono troppo cerebrale, penso troppo
Il giocatore della Scandone che ti fa più ridere e perché
Pichi, grande autore comico mancato e Bianco, vive in un universo parallelo, adorabile per certe cose
Raccontaci un aneddoto divertente legato al primo anno da coach della Scandone
Aneddoto… (riflette e poi lo sguardo si illumina, NdR). Ce ne sarebbero diversi ma mi fa assai ridere quando, in precampionato a Salerno, ho fatto tardi e i primi 5 minuti ha allenato Gennaro, il fisioterapista, con grande sagacia visto che quando sono arrivato al palazzetto eravamo sul più 6
Qual è l’ultimo pensiero che hai prima di addormentarti e il primo la mattina quando ti svegli
Le mie figlie e la mia compagna. Sono loro il mio primo e ultimo pensiero. Ho praticamente tre fidanzate
Parliamo di calcio? Tifoso di quale squadra?
Tifo la Juventus per osmosi familiare ma sarei molto felice di vedere l’Avellino in B per i tanti tifosi del lupo della città e della provincia che meritano una serie più confacente alla loro passione
Torniamo al basket. A casa Trasente spesso i giocatori si fermano a cena. Dicono che si mangi bene e che la compagnia sia buona. Confermi?
So di queste cene. Proverò a breve. Mi hanno detto i ragazzi che si sta molto bene (va invitato anche il sottoscritto, NdR)
Ad inizio stagione i tifosi avellinesi hanno sofferto della presenza di due società di basket che disputavano i due campionati di B, Delfes e Scandone. Cosa pensi di questa cosa
Penso che oggi sia così e basta. I tifosi hanno più basket da vedere, ma mi auguro che in un futuro prossimo ci possa essere una sola squadra
Ed ora domande a risposta secca, per finire in bellezza come se stessimo guardando i fuochi cinesi ngopp o stadio a caporanno…
Kebab o pizza?
Kebab
Cane o gatto?
Cane
La parolaccia che ripeti più spesso
“Cazzo” e non solo. Ma poi me ne pento!
Dolce o salato?
Salato
Destra o sinistra?
Sinistra
Freddo o caldo?
Freddo
Mare o montagna?
Montagna
Difesa o attacco?
Difesa
Il giorno più bello della tua vita
Maggioli allo scadere contro Fabriano gara 3 su assist di Mastroianni, insieme alla nascita di Thea
Piercing o tatuaggi?
Tatuaggi
Di cosa hai paura?
Dei fanatici
In vacanza dove?
Giappone
Zona o uomo?
Zona
Meglio cento giorni da pecora o un giorno da leoni?
Sessanta da orsacchiotto
Cosa c’è dopo la morte?
Non lo so cosa c’è, ma sarebbe bello ritrovare chi è andato via un po’ troppo presto
Tiro da 3 o schiacciata?
Triiiiiiplaaaa!
Festa o Canonico?
Canonico
Bianco o verde?
Verde
Padel o tennis?
Tennis tutta la vita
Miglior giocatore di tennis che conosci?
Gianpaolo Davidde
Jordan, Lebron, Kobe, scegline uno
Jordan
Festa o divano a casa?
Divanissimo (non sceglie “festa” neppure se si tratta di un sostantivo, NdR)
Geolier o Angelina?
Angelina
Stato o Chiesa?
Stato
Maradona o Pelè?
Maradona
Marx: Karl o Groucho?
Groucho
NBA o Eurolega?
Eurolega
Minors o Pro?
Pro
Il cestita italiano più forte di sempre
Meneghin, Andrea
Bud Spencer o Terence Hill?
Bud!
La battuta di un film che ripeti spesso
Albertazzi, il grande irreprensibile Albertazzi, etc… (da “Chiedimi se sono felice” di Aldo, Giovanni e Giacomo, NdR)
Buffa o Tranquillo?
Federico Buffa
Ultimo regalo fatto
Biglietti per Marlene Kuntz a Dolores e…me
Ultimo regalo ricevuto
Vedi sopra!
10.000 euro arrivati inaspettatamente. Come li investi?
Titoli di Stato e obbligazioni
Arbitri o tavolo?
Arbitri
Tecnico o antisportivo?
Ovviamente tecnico
Caffè o Gingseng?
Caffè
Da piccolo avresti voluto diventare?
Non ricordo, ma sicuro all’università volevo fare la carriera diplomatica
Dominare o vincere sulla sirena?
Allo scadere, con Scolpini, in fuorigioco, di testa
Hai 4 dolci ma i giocatori dello starting five sono uno in più. Chi rimane a bocca asciutta?
Il play non mangia, sa aspettare
La dote indispensabile per un allenatore di basket
Saper ascoltare
Spaghetti o bucatini?
Spaghetti
Cornuto o mazziato?
Mazziato
Onnivoro o vegano?
Onnivoro
Sesso o amore?
Amore
Bottega o pizzeria romana?
Pizzeria romana
Pezzo preferito degli scacchi
Alfiere
Gioco di società da fare con gli amici
Risiko
Poppa o prua?
Poppa
Il giocatore più forte visto in biancoverde
David Vanterpool e Devin Smith
Italbasket alle olimpiadi?
Spero di sì
Nike o 361 Degrees?
Nike
Ultimo tango a Parigi o Basic Instinct?
Ultimo Tango a Parigi
Zio Paperone o Paperino?
Paolino Paperino
Polizia o studenti?
Sempre dalla parte degli studenti, soprattutto se a viso scoperto, minorenni e disarmati
Salvini o Meloni?
Se proprio devo scegliere, Meloni almeno fa politica e non caciara
Parti per un’isola deserta. 3 cose che porti con te
Libri, molti libri, tanti libri
Il tuo tallone d’Achille
Sono troppo comprensivo (e anche paziente visto le “millemila” domande a cui a dovuto rispondere in questa intervista, NdR)
Verità o bugia?
Verità
Una donna per conquistarti deve essere…
Interessante e curiosa
Diabolik o Eva Kant?
Diabolik
Miglior canzone italiana di sempre
La canzone del sole
Miglior canzone straniera di sempre
Scenes from an Italian Restaurant di Billy Joel
Ercolino o De Cesare?
Ciro Melillo e Generoso Benigni
L’intervista finisce qui. Il modesto giornalista si ritira nelle sue segrete stanze a trascrivere l’ancora più modesto pezzo. Cosa abbia ricavato da quest’ora passata assieme a Nino Sanfilippo non lo sa ancora di preciso. Probabilmente solo una cena a casa Trasente col tiramisù portato dal coach. Che in fin dei conti non è neanche male. Unita alla bella sensazione di aver parlato con una persona che valeva la pena intervistare.
Entrambi ci siamo divertiti a fare questo botta e risposta. Speriamo che si diverta altrettanto chi avrà la sciagurata imprudenza di leggere questa intervista.
Alla prossima, coach!
Alla prossima