Avellino che non ti aspetti. Grande intensità e attacco prolifico. Vince una partita combattuta ma mai veramente in discussione. Lascia solo 27 punti nei primi 2 quarti ad una squadra ospite che fa da sparring partner neppure troppo performante. Livorno si accende e si spegne dando sempre l’impressione di non riuscire mai a tornare in gara.

Coach Crotti, dal suo canto, riesce a tenere alta l’attenzione dei suoi per buoni 35 minuti. Ciò stasera basta per vedere una delle partite migliori della stagione.

La sala stampa

Coach Formato è chiaro fin dalle prime parole:

Questa vittoria la dobbiamo soprattutto alla grande intensità difensiva profusa dai ragazzi. Difendere forte sugli avversari ci ha consentito anche di giocare dall’altro lato del campo con maggiore tranquillità. Voglio ringraziare soprattutto il pubblico. Livorno è abituata a questi numeri, noi oggi dobbiamo essere felici di aver vissuto nuovamente il clima dei playoff. Dedichiamo la vittoria ad un ragazzo di Perugia cui io e Burini siamo affezionati e che purtroppo ci ha lasciati.

I tabellini

Miha VaŠl 22 punti, 26 di valutazione, 100% da due e ai liberi e 67% da tre. E’ lui l’MVP di serata. Un paio di volte Livorno prova a rientrare ma è lui con le sue triple a ricacciarla indietro. Fenomeno.

Fresno fa il bello e il cattivo tempo con una grandissima prestazione difensiva unita a 10 punti con due su tre dall’arco.

Un plauso anche alla prova di Nikolic che si fa valere sia nello spot di 4 che in quello di 5. Ma grande soddisfazione la dà anche Chinellato che, uscendo dalla panchina, regala ben 10 punti alla propria squadra.

Bortolin e Burini. Due ruoli diversi ma due uomini capaci di scavare il solco. Burini si conferma ottimo anche in fase offensiva smazzando ben sei assist per i propri compagni.

Verazzo 10. Non è il voto (che è leggermente minore) ma i punti che mette a referto. Anche lui dà il suo contributo. Carenza, giocando venti minuti, non incide sul punteggio (solo due punti a referto). Ma stasera il suo compito era limitare il proprio pariruolo. Ci è riuscito benissimo ed è questa la sola cosa che conta.

Il grande pubblico finalmente torna al Paladelmauro

Livorno

Aperta la curva SUD dopo qualche anno di agonia, la cornice da playoff è stata completata da una cinquantina di tifosi di Livorno che hanno incitato la propria squadra per tutta la partita. 1700 il numero degli spettatori. Se parte del pubblico non si fosse riversata nei distinti a destra e a sinistra della Sud, la curva si sarebbe riempita come non si vedeva da anni. Questo non può che far bene a tutto il movimento.

Segnaliamo anche una “pizzicata” che i livornesi rivolgono al pubblico di casa al Paladelmauro intonando il coro “Avellino è solo Scandone”. Ma oggi parlare di dualismo e rivalità ha poco senso. Oggi l’Avellino del basket si è riappropriata per 40 minuti del proprio palazzetto e ha rivissuto momenti che non tutti pensavano di poter rivivere.

A proposito di “pizzicata”

Chi scrive di solito lascia volentieri ai giornalisti di TV e carta stampata il compito, a volte ingrato, di fare domande in sala stampa. Per una questione anche di rispetto per chi il lavoro di giornalista lo fa professione. Lo stesso rispetto che esige chi, dopo regular season e quarti di playoff, ha fatto la prima domanda della stagione. Probabilmente lunga per la TV, magari anche poco interessante. Ma che non meritava la frase “la prossima volta fai una domanda più corta” detta quando il sottoscritto aveva salutato tutti e stava uscendo dando le spalle ai colleghi giornalisti. Purtroppo ci sono cose che non si trovano né per terra e neppure possono essere acquistate alle bancarelle del mercato. O ce l’hai o non ce l’hai. Qualcuno, evidentemente, ne è sprovvisto. Siamo certi fosse il fotografo di Livorno, ovviamente, anche se l’accento e la cadenza non era propriamente toscana.