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Il commento di Avellino Basket – Rieti

Peccati di gioventù. Avellino perde con Rieti passando 40 minuti a fare l’elastico con l’avversario, mancando però del guizzo finale come accaduto in quel di Brindisi. Coach Crotti decide di cambiare sistematicamente sui blocchi avversari mentre dall’altro lato del campo i biancoverdi peccano in frenesia confidando troppo spesso nel rifugium peccatorum del tiro da tre. Pessime le percentuali sia da due che da tre punti (intorno al 30% entrambe), leggerini anche sui rimbalzi (ne concediamo 10 in più agli avversari). In un campionato difficile come quello di A2, sono due punti persi che con maggiore attenzione potevano essere portati a casa. Bortolin sente il riacutizzarsi di un dolore che lo ha fermato anche nella preseason e, considerato quanto visto, è una brutta tegola per Avellino.

Coach Crotti nel dopogara è chiaro:

Potevamo fare di più. E’ mancata un pizzico di cattiveria agonistica e anche l’attenzione, qualche volta, non è stata al massimo. Per il resto posso davvero rimproverare poco ai miei ragazzi. Rieti è una squadra solida che ci ha messo da subito in difficoltà. Siamo riusciti a tenere per 30 minuti ma poi è calata l’intensità. Non mi nascondo dietro l’infortunio di Bortolin ma di certo giocare senza pivot ci è costato qualche rimbalzo e qualche penetrazione troppo facile per gli avversari.

Insomma, Formato e Robustelli prima della prossima partita contro Pesaro di Sacripanti si dovranno soffermare soprattutto sul concetto, tutto campano, di cazzimma. Siamo certi che saranno capaci di istruire a dovere anche i giocatori più reticenti.