L’Italia tiene 20 minuti ma poi cede sotto i colpi di una Russia non trascendentale ma che ha ottime individualitĂ . La nazionale di Sacchetti non riesce a contenere lo strapotere tecnico e fisico degli avversari. Le tante defezioni dovete ad assenze programmate e a infortuni, tagliano le gambe agli azzurri che non hanno nessuna possibilitĂ di spuntarla contro una squadra quadrata e solida. Tonut e compagni cedono di schianto nell’ultimo quarto compromettendo anche la differenza canestri.
Grave passo falso per la nazionale che ora non può sbagliare il secondo incontro di questa finestra di qualificazione ai mondiali. La partita con l’Olanda sarĂ fondamentale per vedere la reazione dei ragazzi ad una partita brutta e che lascia l’amaro in bocca ai tanti appassionati che hanno seguito l’evento.
Le pagelle dell’Italia
Tonut e Tessitori sono gli unici che provano ad uscire dalla mediocritĂ a cui l’Italia viene costretta da una Russia che non ha mai un passaggio a vuoto in tutti i 40 minuti di partita. Ma anche lì rimane poca roba considerato che il plus minus li condanna senza appello. Pajola e Candi, che di solito sarebbero gli ultimi nelle rotazioni, disputano 20 minuti a testa. Non fanno sfracelli ma neppure guardano la partita dal campo. Purtroppo il materiale umano di questa nazionale così rimaneggiata non consente di affrontare con serenitĂ squadre che hanno alle spalle movimenti cestistici come quello russo. Non è malvagia neppure la prestazione di Akele a cui coach Sacchetti dĂ una grande opportunitĂ concedendogli quasi 30 minuti di presenza.
Discorso a parte va fatto per Gaspardo e Flaccadori. Il primo si muove bene ed è addirittura sugli scudi quado difende. Ma ha pochi punti nelle mani e sbaglia troppo quando l’intensitĂ difensiva russa si alza. Il secondo smazza 7 assist ed è un dato considerevole. Ma dal campo sbaglia tutto quello che c’è da sbagliare mettendo a segno solo 5 liberi che sono il suo bottino odierno.
Due parole sugli altri. Spagnolo, Lever e Alviti escono dal campo con un’unica certezza. La partita con la Russia è servita loro per farsi le ossa e per mettere in valigia tanta esperienza. Sacchetti, da questo punto di vista, ha dato spazio a tutti. Poi però se consideriamo che pure la Russia giocava in formazione largamente rimaneggiata resta a tutti noi l’amaro in bocca del constatare l’imparagonabilitĂ di un movimento come quello nostro a quello russo seppur privo da anni dell’aiuto degli Stati post-sovietici.
Ultima considerazione: Diouf. Ragazzo che ha tanto margine di crescita ma in questo momento è davvero troppo troppo leggero per competere coi pari ruolo delle nazionali che andremo ad affrontare. Urge tanto lavoro in palestra mettendo massa muscolare che gli servirà per fare a sportellate con gli avversari.
Il commento di Russia – Italia (92-78)
Nel complesso resta l’amaro in bocca di una partita che fin dal primo minuto ha dato la sensazione di andare nella direzione del 92 a 78 finale. La Russia ha giocato come il gatto col topo e quando ha deciso di fare la differenza l’ha fatta anche senza troppa fatica. Dell’esperienza in terra straniera all’Italia resta l’amara considerazione che senza le stelle ferme ai box questa nazionale rischierebbe di fare brutte figure con qualsiasi avversario.
L’Italia è ottava nel ranking mondiale. La Russia solamente quattordicesima. Oggi si è visto che risulta impossibile giocare alla pari con altre nazionali quando entrambe le squadre schierano le seconde linee.