Partita dei ricordi quella tra Roseto ed Avellino. Le sfide epiche tra gli anni ’90 e 2000, le trasferte di entrambe le tifoserie e, a volte, qualche scaramuccia di troppo sono tutti ingredienti che richiamano al Paladelmauro un buon numero di appassionati. Roseto non ha mai consentito ai biancoverdi di dilagare quando, almeno nel primo quarto, avrebbero potuto farlo. Poi, la spina nel fianco Santiangeli, 15 punti nei primi venti minuti, ha dato la prima spallata all’incontro.
Non sappiamo cosa abbia detto coach Benedetto negli spogliatoi ma un’idea possiamo farcela. Purtroppo i biancoverdi tornano in campo con poche idee e ancora più confuse. E’ solo grazie al pubblico e qualche tiro della domenica se la Del.Fes si è andata a giocare la vittoria o la sconfitta nell’ultimo periodo. Un grande Caridà ha dato in qualche momento la speranza di rientrare ma Roseto è stata superiore. Dispiace per l’occasione persa. Occasione persa anche per onorare la memoria di ciò che fu e non è più.
Primo quarto. Avellino inizia bene con un paio di belle azioni in transizione. Roseto però non si lascia staccare. A metà periodo una tripla di Vitale porta la partita sul +4 per i padroni di casa. Un’altra tripla, stavolta di Arienti, consente ai biancoverdi di chiudere i primi dieci minuti sul punteggio di 16 a 14.
Secondo quarto. Due triple di Zampogna portano il primo vantaggio per Roseto. Caridà rimette le cose a posto restituendone una. Avellino si scompone in difesa e concede facili transizione offensive ai rosetani. Si va all’intervallo lungo sul 27 a 38 per gli ospiti.
Terzo quarto. Al Paladelmauro va in scena la sagra delle palle perse e delle occasioni sprecate: di Avellino ovviamente. Dagli spogliatoi, se possibile, esce una Del.Fes ancora più scomposta ed è solo grazie ad un pubblico finalmente rumoroso che Roseto non riesce a dilagare. A fine periodo una tripla di Caridà dà una boccata d’ossigeno ai compagni e al pubblico. Alla penultima sirena è 50 a 56.
Quarto quarto. Massimo sforzo profuso da Avellino con Caridà che continua a disputare una delle sue migliori partite da quando è in Irpinia. Dall’altra parte Santiangeli non ci sta e continua a macinare punti e giocate da serie superiore. Bianco si fa chiamare un bel tecnico con il consueto tempismo perfetto. Una tripla di Amoroso porta Roseto sul +12 a metà periodo. Petrucci da 2, Caridà da 3 e Vitale da 2 portano di nuovo a -5 Avellino. Time out Roseto che si riorganizza e purtroppo conduce la nave carica di due pesantissimi punti in porto.