Due vittorie su due partite giocate. Ma stasera c’era in gioco molto di più rispetto alla trasferta brindisina. I ragazzi di coach Sanfilippo avevano voglia di dimostrare davanti al loro pubblico la voglia di vincere e di giocare bene dimostrata nelle poche uscite prima dell’inizio del campionato.
Proprio in virtù di questa voglia, i biancoverdi partono contratti e per tutti i primi due quarti subiscono il gioco più intenso degli avversari. Partita a punteggio bassissimo, a farla da padrone sono gli errori dall’una e dall’altra parte. I pugliesi sfruttano il gioco spalle a canestro del loro pivottone mentre la Scandone, con le polveri bagnate, stenta a decollare nel tiro dalla lunga distanza.
Riagguantati gli avversari, Avellino mette la testa avanti ma con 4 minuti da giocare il punteggio è in perfetto equilibrio sul 44 pari. E’ il nostro play, Fabrizio Trapani, a prendere per mano i compagni conducendoli ad una difficile vittoria. La partita finisce 53 a 48 tra l’incitamento della folla che per la prima volta dopo molti anni, grazie alla nuova compagine societaria, passando sotto le forche caudine di un fallimento e di una rifondazione da zero, possono di nuovo gridare il nome Scandone.
Bella la cornice di pubblico anche se, per il futuro andrebbe pensata (e non solo per l’ASD Felice Scandone) l’apertura di un altro settore, anche solamente per una questione di gestione degli accessi molto più semplice.
Per chi, come chi scrive, Scandone vuol dire basket, vuol dire amore per la propria terra e per i propri colori, questa serata è servita a riconciliarsi con quella palla a spicchi che sembrava voler dare soltanto grandi dispiaceri dopo che per almeno due decenni era stata il fiore all’occhiello della nostra città e di tutta la provincia. Bene così. Piedi per terra. Oggi si festeggia e teniamoci strette queste due vittorie. Il cammino sarà lungo e difficile ma partire bene deve darci la serenità per giocare con minore frenesia e con la voglia di strafare.
Ma queste vittorie conquistate coi denti, sudando la maglia, sbagliando troppo ma non arrendendosi mai, ci piacciono. E sarà piaciuta anche a coach Sanfilippo nonostante alcuni coccoloni che gli hanno fatto prendere i propri giocatori. E sarà piaciuta al Presidente Marco Trasente che piano piano, più con i fatti che con le parole, sta ricucendo quel rapporto tra i tifosi e la Scandone che senza di lui avrebbe rischiato di spezzarsi definitivamente.