Lasciati alle spalle gli indugi, la SocietĂ Sportiva Felice Scandone riprende in mano le redini della propria storia ed inizia il nuovo percorso che la sta portando a disputare per la prima volta dopo piĂą di 20 anni il campionato di Serie B. Cambiato il logo, lasciandosi alle spalle quello legato alla gestione Ercolino prima e De Cesare poi, si torna a quello “vecchio” con il lupo. L’hashtag legato all’inizio di questo nuovo percorso è #lastoriacontinua, segno evidente della ricerca di una discontinuitĂ , certo, ma di un legame fortissimo col passato. Un passato che non è prossimo ma è piuttosto quello ormai remoto dei Melillo, dei Benigni, dei Montella, dei Menotti Sanfilippo e dei Mariella.
Sarebbe buona cosa coinvolgere in questo nuovo progetto tutti o almeno alcuni di quei personaggi che hanno fatto la storia della Scandone, che l’hanno fatta diventare grande gestendola come una famiglia: una famiglia di Avellino che combatteva ogni giorno al fianco dei tifosi avellinesi. L’unitĂ di intenti dovrebbe essere uno dei paletti da cui ripartire. C’è da ricostruire sulle macerie lasciate da una gestione sconsiderata che ancora oggi mette a rischio il proseguo della storia e le partite in calendario. C’è da far tornare a scoccare la scintilla tra i tifosi e la squadra. L’amore c’è, cova sotto la cenere dell’incendio estivo. BasterĂ poco per ravvivare il fuoco della passione.
Sono 15 le partite in calendario per il girone d’andata e altrettante per il ritorno. Sfide stimolanti e che porteranno spesso i tifosi in trasferta non lontano dall’Irpinia.
Si inizierĂ domani, in casa, contro la Stella Azzurra Roma. Calendario difficile, squadra ostica, giovane e con ottime individualitĂ . Ben allenata e pronta a vendere carissima la pelle. SarĂ una partita durissima e difficile. Il pubblico si sentirĂ a disagio nei primi minuti. Scendere di due categorie non è facile e il sapore delle sfide di Serie A farĂ certamente contrasto con l’amaro gusto di un campionato fatto solo di sudore e fatica, con pochi onori e tanti oneri. Ma il pubblico di Avellino e tutta l’Irpinia sapranno stringersi attorno alla squadra e al coach.
A bordo campo ci sarĂ come al solito Ivan Giuditta, pronto ad entrare quando gli arbitri lo chiameranno. ProfessionalitĂ e competenza da vendere, era il punto di riferimento di tutti gli arbitri FIP che venivano al Paladelmauro, lo sarĂ anche quest’anno anche se in un’altra serie. A bordo campo, al microfono della filodiffusione, confermato anche Catalano.
Insomma la Scandone a piccoli passi ritrova una normalitĂ che sembrava perduta nei corridoi del Tribunale del capoluogo. Tutto sembra andare verso una direzione giusta, con l’incognitĂ SIDIGAS che incombe ma che, almeno domani sera, non dovrĂ far paura nĂ© ai giocatori, nĂ© allo staff e neppure ai tifosi.