Grandissima impresa dei ragazzi di coach Crotti che, da gara 3 in poi, hanno trovato il bandolo della matassa per smorzare gli attacchi di Livorno. Tre vittorie di fila tutte sulla stessa falsariga. Oggi più difficile perché in un palazzetto ostile e stracolmo, con l’ansia della gara da dentro o fuori. Livorno paga una stanchezza che si era avvertita sin dalla prima partita al Paladelmauro. Condizione fisica precaria, uomini che non danno ciò che hanno dato durante tutta la regular season. Biancoverdi che, al contrario, serrano i ranghi trovando le giuste difese alle tre o quattro scelte offensive livornesi. Tutta lì la serie arrivata all’epilogo di stasera.
La DelFes torna in Irpinia accompagnata dal centinaio di tifosi al seguito che hanno tifato per 40 minuti portando alto il nome della nostra città. Avellino torna alla ribalta nazionale e si giocherà contro Montecatini le chances per salire in A2.
Il tabellino di Gara 5
Bortolin MVP del match senza alcuna discussione. 20 punti e 33 di valutazione per un giocatore il cui unico errore grossolano è stato un goffo tentativo dalla lunga. Per il resto il migliore dei biancoverdi sotto tutti gli aspetti, soprattutto quello mentale. In difesa non si batte quasi mai. L’unico ad impensierirlo è Pagani.
Verazzo fa un’ottima partita per 37 minuti e mezzo. Poi si fa fischiare quarto e quinto fallo in un amen lasciando il parquet. Errore che condivide con coach Crotti che probabilmente avrebbe dovuto mandarlo 30 secondi in panchina evitando che gli avversari puntassero a toglierlo dai giochi. L’uscita di Verazzo e Bortolin per falli complica gli ultimi 100 secondi di gara con Livorno che quasi crede nell’impresa ma sbaglia l’ultimo tiro da tre che le avrebbe regalato una, a quel punto, immeritata vittoria.
Chinellato oramai è il nostro eroe. Quando c’è da combattere lui grida “Signor sì signore!”. Entra sul parquet fa 8 punti, prende 4 rimbalzi ma soprattutto dà la tranquillità necessaria al reparto lunghi quando Bortolin o Nikolic debbono riposare.
E a proposito di Nikolic, lui e Fresno fanno veramente una bella partita. Ottima intensità, buone scelte di tiro.
Unica flessione collettiva di serata rispetto alle due gare precedenti, l’attenzione a rimbalzo in attacco dovuta probabilmente alla scelta di Livorno di giocare i primi quarti in run and gun costringendo i biancoverdi a rientrare velocemente senza occuparsi troppo del rimbalzo offensivo.
Capitan Carenza e Burini fanno ciò che Crotti chiede loro. Minuti e scelte di qualità. Il primo sbaglia solo una scelta offensiva nell’ultimo quarto. Il secondo dà 30 minuti di concretezza e di visione di gioco.