Viaggi, quarantene, coprifuoco, blocchi e divieti per gli spettatori. Le restrizioni in atto in alcuni paesi europei causa Covid 19, hanno costretto l’Eurolega a ripensare al futuro. L’Euroleague Basketball ha invitato 11 dirigenti delle leghe nazionali di tutto il continente in una videoconferenza tenutasi oggi.
Il basket europeo scommette su un futuro sgombro da nuvole
I dirigenti dell’Euroleague Basketball Competition Department hanno parlato con i rappresentanti dell’ex Jugoslavia, Spagna, Germania, Israele, Turchia, la Grecia, Italia, Lituania, Francia, Belgio e Russia.
L’obiettivo dell’incontro era quello di condividere e coordinare le informazioni tra tutti gli organizzatori che hanno squadre che partecipano alla Turkish Airlines EuroLeague 2020-21 e alla 7DAYS EuroCup. L’obiettivo è di consentire a tutte le parti di pianificare meglio le prossime settimane e mesi. Non solo, si dovrà lavorare per migliorare i protocolli sportivi e sanitari in atto.
Per ora niente EuroBolla
Euroleague Basketball non ha parlato di calendari alternativi né proposte di sistemi di competizione alternativi per la stagione 2020-21. Questo perché è ancora prematuro fare discorsi simili. E anche, aggiungiamo noi, per una certa dose di scaramanzia.
Durante l’incontro sono state messe sul tavolo le situazioni attuale dei rispettivi campionati nazionali, i regolamenti speciali in base ai quali stanno lavorando in questa stagione, inclusi i trigger per sospendere e riprogrammare le partite in futuro. E’ stato valutato attentamente il numero di giochi sospesi fino ad oggi nonché il numero di squadre, giocatori e arbitri che sono risultati positivi ai test COVID-19.
I partecipanti hanno espresso un interesse comune a concludere la stagione in corso sperando che tutti i regolamenti e protocolli speciali in atto lo consentano. L’auspicio è che si lavori il più possibile in un ambiente collaborativo. Essenziale sarà fare della tutela della salute di tutti i partecipanti l’obiettivo primario. Questo per fare in modo che si riesca ad arrivare serenamente al termine della stagione.
La videoconferenza si è conclusa evidenziando che i protocolli per la tutela della salute e della sicurezza, applicati nelle diverse competizioni, mostrano principi comuni nella grande maggioranza delle aree. Ciò consente di affrontare i prossimi mesi sì con attenzione ma con la consapevolezza di essere sulla strada giusta.