Il commento della partita Scandone AV – Viola RC
E’ immediata la sensazione che sarà una partita differente da gara 1. La Viola è ottima formazione ma Avellino non è quella in tono minore vista due giorni fa. Sugli scudi Monina che nei primi 20 minuti mette a segno 16 punti con 8 su 9 da due punti. Il centro di coach Robustelli si fa valere con ottimi movimenti in avvicinamento a canestro che gli consentono di mettere in difficoltà il pari ruolo avversario. Si va all’intervallo lungo con Avellino in vantaggio 41 a 47.
La Viola non ci sta e recupera subito il gap e va in vantaggio anche di 10 punti a fine terzo periodo. Avellino spara a salve per tutto il quarto ed è l’ombra della squadra ammirata nei primi venti minuti. La squadra ospite viene tenuta a galla da due triple di Marra e la Scandone ha la possibilità di giocarsi gli ultimi 10 giri d’orologio con solo 4 punti di svantaggio.
Non è giocando solo 2 quarti su 4 che si vincono le partite. Lo sa bene coach Robustelli che stasera ha perso una partita abbordabile per come era iniziata. La verità è che i play out saranno un percorso durissimo. Ogni partita si dovrà giocare col coltello tra i denti e senza lasciare quarti agli avversari. L’ultimo periodo scorre con la Viola sempre in controllo del match anche se Avellino di tanto in tanto ha un moto d’orgoglio. Un tecnico di Ani, un fallo in attacco di Sousa e comunque tante, tante imprecisioni condannano i biancoverdi che sono costretti a vincere le prossime due partite casalinghe per sperare di portare la serie a gara 5.
Si torna ad Avellino con la coscienza che questa semifinale è in salita. Ma mollare ora significherebbe non crederci. La città vuole vedere la squadra rialzarsi e lottare.